
Agostiniani Libri. Settembre 2025
Agostiniani Libri è la rassegna letteraria e culturale del Comune di Lecce e della Biblioteca Ognibene che accompagnerà il pubblico per tutto settembre con presentazioni, incontri, spettacoli e momenti di approfondimento, realizzata e promossa in collaborazione con Liberrima, altre librerie, case editrici e associazioni del territorio
Vi aspettiamo a Lecce nel Chiostro degli Agostiniani, Viale Michele Di Pietro 10
Gli eventi in collaborazione con Liberrima
3 settembre | ORE 19:30 | LIBRI
POVERI A NOI di Elvio Carrieri (Ventanas)
A cura di Diffondiamo idee di valore e Libreria Liberrima nell’ambito di Nel frattempo – Conversazioni sul Futuro

Nel cortile di una scuola media della periferia barese uno studente viene massacrato di botte da un compagno e ricoverato in prognosi riservata. A distanza di pochi metri, inerme, un altro ragazzo osserva la scena. Passano quasi vent’anni. Nel frattempo, dopo quel momento tragico, Plinio (la vittima) e Libero (il testimone defilato del pestaggio) sono diventati amici. Un’amicizia basata sulla protezione reciproca. Ma quando Libero, professore in un carcere, incontra Letizia, una psicologa originaria della Valle d’Itria, il rapporto con Plinio si trasforma. Sullo sfondo di una città, Bari, ormai ridotta cinicamente alla sua anima scheletrica e post-industriale, tormentata da scandali locali e da losche manovre politiche, non c’è dramma che le tre giovani figure urbane non possano esorcizzare. Non importa quanto dolore vi sia in gioco. Vincitore del premio Giorgione Giovani 2025.
9/10/11 settembre | ORE 20:45 | Spettacolo
TRILOGIA TRIESTINA: SVEVO, JOYCE, SABA di e con Mauro Covacich (La Nave di Teseo)
Martedì 9 settembre Italo Svevo
Mercoledì 10 settembre James Joyce
Giovedì 11 settembre Umberto Saba
Ogni sera uno dei monologhi scritti e interpretati dall’autore, per un viaggio letterario tra Trieste e gli scrittori che l’hanno resa immortale.
Ingresso gratuito.
Posti limitati. Prenota su EventBrite
A cura di Diffondiamo idee di valore e Libreria Liberrima nell’ambito di Nel frattempo – Conversazioni sul Futuro

Per la prima volta in volume, tre monologhi scritti, vissuti e interpretati da Mauro Covacich in un viaggio letterario tra Trieste e gli scrittori che l’hanno resa immortale. Le manie, l’umanità, gli autentici colpi di genio di tre giganti della letteratura del Novecento: Italo Svevo, che impara l’italiano sui libri di scuola; James Joyce, che durante i lunghi anni trascorsi a Trieste parla e canta nel dialetto locale; Umberto Saba, che dedica i suoi versi più belli a una città che gli sarà sempre stretta. Tre atti a formare la biografia di una città, un viaggio che attraversa tre stagioni letterarie affini ma allo stesso tempo distanti e diverse, tutte con al centro il capoluogo giuliano.
17 settembre | ORE 19:30 | LIBRI
TUTTO IL MIO FOLLE AMORE di Francesco Carofiglio (Garzanti)
A cura di Diffondiamo idee di valore e Libreria Liberrima nell’ambito di Nel frattempo – Conversazioni sul Futuro

Luglio 1943, Bari. Un corteo pacifico di studenti che festeggiano la caduta del regime si imbatte in un presidio di soldati e miliziani. Gli spari lacerano l’aria rovente e spezzano decine di giovani vite in marcia per la libertà. Alessandro Latorre, diciassette anni, assiste impotente a una violenza efferata, destinata a segnare per sempre la sua generazione. Per lui, come per tanti altri ragazzi, quella è l’estate in cui l’innocenza finisce. Italo Acquaviva, detto Lallo, è il «cugino gemello» di Ale, nato lo stesso giorno dello stesso anno. Sono opposti e inseparabili. Lallo è un ribelle, campione dello sport, giovane promessa del circolo canottieri della città; Ale, impegnato in politica, frequenta brillantemente il liceo classico e suona nei Jazz Boys, una piccola band clandestina. A settembre, dopo l’armistizio, un gruppo di giovani intellettuali occupa la sede di Radio Bari, e in breve tempo lo strumento di propaganda del Regime si trasforma nella più importante voce della lotta di liberazione in Europa. È proprio negli studi radiofonici che Alessandro incontra Carolina Fitzgerald, una ragazza italo-irlandese rifugiata a Bari con la famiglia dopo il bombardamento di Roma. Carolina è brillante, ironica, bellissima, e canta divinamente. Le vite dei ragazzi, in bilico sullo strapiombo del mondo, stanno per cambiare, per sempre. Francesco Carofiglio ci regala una grande storia di coraggio, amicizia e amore in cui i sogni dell’adolescenza si intrecciano alla realtà dolorosa di un’Italia ferita. Sullo sfondo degli eventi che segnano le sorti del conflitto mondiale, Alessandro, Lallo e Carolina varcano la soglia dell’età adulta, per non voltarsi più indietro. Dai microfoni di Radio Bari suonano le note di una musica nuova. Si alza una voce di speranza, la voce di chi non si arrende e ha deciso di lottare. La resistenza è di tutti.
18 settembre | ORE 19:30 | LIBRI
ROMA CAPOVOLTA di Giò Stajano, a cura di Willy Vaira (Feltrin
A cura di Diffondiamo idee di valore e Libreria Liberrima

Roma, fine anni Cinquanta. Una città scintillante e segreta, sedotta dalla dolce vita felliniana, ma ancora severa e provinciale nel giudicare ogni trasgressione. È qui che Giò Stajano, nata Gioacchino Stajano Starace Briganti di Panico – suo padre era il conte Stajano Briganti di Panico, nobile feudatario salentino, sua madre era la figlia di Achille Starace, segretario del Partito Nazionale Fascista -, conduce la propria battaglia personale: vivere apertamente e senza scuse la propria omosessualità. Tra nobili corrotti, artisti, monsignori e starlette, Stajano tratteggia una Roma “capovolta” e notturna, dove il desiderio si mescola alla malinconia e la provocazione alla solitudine, portando il lettore dentro una società nascosta, tra feste sontuose e bassifondi, flirt impossibili e amare illusioni. Romanzo considerato osceno alla sua prima apparizione, oggi “Roma capovolta” si rivela un’opera pionieristica che ha saputo catturare, con leggerezza e ironia tagliente, lo spirito di un’epoca e la nascita di un mondo. Un libro che ha dato scandalo ed è stato messo all’Indice e bruciato, che ha sfidato convenzioni e ipocrisie con un’irriverenza sorprendentemente moderna. Un libro scandaloso che ha sfidato convenzioni e ipocrisie con un’irriverenza sorprendentemente moderna. Il primo romanzo omosessuale in Italia, sequestrato, messo all’Indice e bruciato in piazza. Postfazione di Walter Siti.
26 settembre | ORE 19:30 | LIBRI
BUONO PER INCARTARE IL PESCE di Willy Labor (Casrelvecchi)

Trieste, 2002. Gianni Crevatin è un giornalista triestino, scapolo e prossimo ai quarant’anni. Uno scoop, ottenuto senza troppi scrupoli, lo rende famoso, gli cambia la vita ma lo porta anche a confrontarsi con i limiti e l’etica della sua professione. Un viaggio inatteso e l’incontro con una giovane donna amplificano i suoi dubbi e completano una storia sul giornalismo visto dal di dentro.