
Il libro di poesie di Rino Lorusso
Mercoledì 12 febbraio ore 18:00 da Liberrima Lecce vi aspettiamo con Rino Lorusso per parlare del suo libro di poesie Catabasi Minore, edito da Montag.
Dialoga con l’autore la libraia Dalila Mastromatteo
Il libro

Catabasi minore è una raccolta di ottanta poesie divise in due sezioni, Catabasi e Anabasi, contenenti un egual numero di poesie disposte in modo da creare corrispondenze di natura associativa o contrastiva. L’organizzazione simmetrica dell’indice, grazie all’attribuzione dello stesso numero romano alle poesie corrispondenti, agevola un’eventuale lettura in parallelo.
La raccolta intende raccontare una vicenda umana universale, ovvero la storia di ogni uomo fatta appunto di catabasi (minori perché non più eroiche come quelle degli antichi) e anabasi in sequenza circolare. Centrale è, dunque, l’immagine della caduta che è individuale e collettiva allo stesso tempo, come testimoniano i componimenti che affrontano temi più politici, a volte vestendo i panni dell’invettiva o della satira sociale. “Catabasi”, quindi, nel senso etimologico di “andare giù”, discesa agli inferi, ma anche ritirata, sconfitta, crisi; “anabasi”, invece, nel senso di “andare su”, avanzare, rinascere. Conformemente a questo impianto le poesie della prima parte sono caratterizzate da un tono crepuscolare, drammatico, a volte tragico, e cupo, tranne le ultime, dove si viene delineando una certa leggerezza che tocca anche la caduta stessa, ormai indolore, e si risolve in volontà di ritorno che prelude all’ascesa. Per contro, le liriche della seconda parte sono più solari e veicolano un senso di positività fino ad arrivare, nell’ultima poesia, ad affermare che ciascuna catabasi non è che l’inizio di un’anabasi, concetto anticipato già da “Anabasi”, seconda poesia della sezione omonima, paradossale interpretazione della vicenda narrata da Senofonte, in cui catabasi e anabasi si fondono diventando indistinguibili.
La maggior parte delle poesie sono in verso libero, ma vi sono anche dieci sonetti, di cui due di tipo inglese, una filastrocca in rima baciata, una in tetrametro giambico e un esperimento di ibridazione tra poesia antica e moderna, “Epos-Eros”, in cui i versi della prima strofa imitano l’esametro dattilico, sostituendo le sillabe lunghe delle lingue antiche con le sillabe toniche dell’italiano e le sillabe brevi con quelle atone; la seconda strofa, invece, è in verso libero onde traslare il contrasto concettuale a livello musicale. La raccolta comprende quattro poesie in inglese, una in spagnolo e una in portoghese, tradotte in nota dall’autore, nonché una in romanesco, lingua anch’essa alquanto straniera per un pugliese che non ha mai vissuto a Roma.
Rino Lorusso

“Sono nato a Ruvo di Puglia nel 1968.
Mi sono laureato in Lingue e letterature straniere nel 1994, specializzandomi in letteratura anglo-irlandese. Ho studiato anche lingua e letteratura portoghese e francese. Col tempo ho imparato anche lo spagnolo.
Ho lavorato come traduttore free-lance, come dipendente di un’impresa privata e dal 2001 sono docente di lingua e letteratura inglese nelle scuole superiori, dal 2004 in poi presso il Liceo scientifico e linguistico “Orazio Tedone” di Ruvo di Puglia, dove vivo attualmente.
Nel corso della mia vita sono vissuto in Irlanda e in Portogallo e ho viaggiato molto. Ho fatto anche qualche esperienza di volontariato in Italia e all’estero.
Mi piace leggere, scrivere, viaggiare, ascoltare musica e suonarla, infatti suono svariati strumenti tradizionali irlandesi: uilleann pipes (cornamusa), whistles (flauti) e bodhrán (tamburo a cornice).
Nel 2024 ho pubblicato la mia prima silloge poetica: Catabasi minore (Edizioni Montag).”
Rino Lorusso