A bocce ferme – Marco Malvaldi
A bocce ferme è un libro di Marco Malvaldi pubblicato per i tipi di Sellerio. Questo romanzo rappresenta un cold case per i vecchietti del BarLume. Per una vecchia questione di eredità, si riapre infatti un caso risalente al 1968. Si tratta della morte di Alberto Carradi, proprietario della Farmasis, un’azienda farmaceutica del litorale toscano. In sede di lettura del testamento, il notaio convoca anche la vicequestore Alice Martelli. Nelle ultime volontà del defunto, infatti, appare la notizia di un reato.
L’erede nominato è Matteo Carradi, figlio del defunto, che nell’atto conferma di essere autore di un delitto. Dal momento che Alberto Carradi ha ereditato dopo aver ucciso il suo genitore putativo, Matteo non potrebbe ereditare i beni del padre. In questa riapertura dell’inchiesta, Alice Martelli non può fare a meno dello straordinario archivio di pettegolezzi che sono i vecchietti del BarLume.
Le indagini, infatti, si svolgono proprio tra la questura e il BarLume. Qui i celebri vecchietti frutto della fantasia di Malvaldi dissipano la loro pensione, vanamente contenuti dal gestore Massimo, eterno fidanzato di Alice. L’inchiesta si riapre, portando alla luce nuovi delitti.
Per scoprire altro, non resta altro che leggere il libro, un romanzo che dimostra la verve creativa di Malvaldi, che ha rinnovato il genere del giallo, dandogli una vena comica ormai inconfondibile e apprezzata dagli amanti del genere, che amano da tempo questi romanzi.