
“Come promesso a mia nonna”. La storia del viaggio di Ablaye Seye
Martedì 18 febbraio ore 17:30 da Liberrima Lecce vi aspettiamo con Ablaye Seye per parlare del suo libro Come promesso a mia nonna. Storia di un viaggio
Dialogano con l’autore Tonia Serio e Lorela Kovacic
Il libro di Ablaye Seye


“Come promesso a mia nonna di Ablaye Seye è una bellissima storia di speranza e riscatto, la storia di un giovanissimo uomo che sfida un viaggio per mare come tanti giovani africani in fuga dalla miseria o dalle persecuzioni religiose e civili o semplicemente in cerca di un futuro migliore. È una storia autobiografica come tante, ma con la particolarità di una narrazione incisiva e mai banale, priva di rancore e risentimenti politici, incentrata sul ricordo degli affetti e di questa figura di icastica bellezza e forza che è la sua nonna. La descrizione del quartiere dei pescatori di Sant Louis così come una scena di interni familiari prima della partenza, collocano il nostro scrittore in una dimensione molto vicina a quella dei nostri adolescenti e inducono il lettore a riflettere su quali rovesci la sorte ci sottopone, così come avverrà per il nostro durante il naufragio cui andrà incontro in questo viaggio della speranza. Come noi l’autore ha le sue paure e i suoi sogni, ad una iniziale diffidenza subentra la solidarietà durante il viaggio ed è questo spirito solidale che tuttora fa di lui una personalità nella cittadina in cui vive. Ablaye lavora , ma studia e ha studiato senza mai smettere mettendo il suo sapere al servizio degli altri (migranti e non). Si evince da queste pagine non solo una buona padronanza linguistica e narrativa, ma un grande spessore umano che lo ha portato a un attivismo sociale e a ricoprire incarichi nel volontariato nazionale e internazionale. Ciò nonostante ha la semplicità e la modestia delle grandi anime e questo certamente è anche merito degli insegnamenti di sua nonna che tornano tra queste pagine all’insegna dell’autenticità. Mi auguro che questo racconto venga letto dai ragazzi italiani e da quelli africani perché i primi potranno scoprire il valore del sacrificio, l’importanza di sfidare l’ignoto mettendosi alla prova e contando sulle sole proprie forze, i secondi potranno immedesimarsi nel nostro autore e protagonista e credere che un futuro migliore sia possibile. Per tutti infine, resta una morale: la saggezza degli anziani non è cosa trascurabile, ma è il fondamento delle nostre radici e pur avendo dispiegato le ali, prima o poi bisogna fare ritorno se non altro per tener fede ad una promessa e per fare un bilancio.”
Prefazione di Claudia Piccinno