Echi dall’antichità classica: tra ecologia, antropologia e pedagogia
Vi aspettiamo da Liberrima Lecce per una serie di incontri sul tema Echi di antichità classica: tra ecologia, antropologia e pedagogia
Incontro 1 – Anna Maria Urso
- Lunedì 20 maggio, ore 18:00 da Liberrima Lecce, Anna Maria Urso ci parlerà del suo libro Corpo (InSchibboleth, 2023). L’autrice sarà in dialogo con Massimo Raffa (Università del Salento) e Natascia Pellé, (Università del Salento)
Il libro
Che lo si immagini plasmato dagli dèi attraverso una mescolanza di acqua e terra o cresciuto lentamente nel ventre di una donna a partire dal sangue dei suoi genitori, il corpo è onnipresente nella riflessione delle culture antiche: dalla fisicità ideale degli dèi e degli eroi, che prende forma nelle splendide sculture dell’arte greca, alla fragile concretezza degli uomini e delle donne, oggetto di cura e di ricerca per medici e scienziati; dai miti e i riti della bellezza alle credenze sulla formazione dell’embrione e sul destino dell’individuo dopo la morte. Ne risulta un affresco a più colori e a più voci, che restituisce l’eco affascinante di un mondo remoto e insieme straordinariamente moderno, alle prese con la più universale e la più umana delle realtà.
L’autrice
Anna Maria Urso è professoressa ordinaria di Filologia classica e di Storia del teatro classico presso l’Università di Messina e membro del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in «Scienze umanistiche» della stessa università. I suoi filoni di ricerca principali riguardano la letteratura medica antica e medievale, la tradizione dei classici, la fortuna del teatro antico nella cultura europea.
Cofondatrice e condirettrice della rivista «Classica Vox», è membro del comitato scientifico di «Galenos. Rivistadi filologia dei testi medici antichi» e di diverse collane editoriali.
Tra le sue pubblicazioni, oltre a Corpo (Roma 2023), si possono ricordare Dall’autore al traduttore. Studi sulle Passiones celeres e tardae di Celio Aureliano (Messina, 1997) e Liber geneciae ad Soteris obsetrix. Introduzione, testo critico, traduzione e commento (Santiago di Compostela 2018).
Incontro 2 – Mario Lentano
- Lunedì 27 maggio, ore 18:00 da Liberrima Lecce, Mario Lentano ci parlerà del suo libro «Vissero i boschi un dì». La vita culturale degli alberi nella Roma antica (Carocci, 2024). L’autore sarà in dialogo con Alessandro Capone (Università del Salento) e Natascia Pellé (Università del Salento)
Il libro
Dalle querce che hanno partorito i primi esseri umani al fico cui sono legate le sorti di Roma, dal pioppo che annuncia la futura grandezza di Virgilio ai due mirti che fioriscono insieme con le fortune politiche di patrizi e plebei, dai platani che bevono vino ai prugni che commettono adulterio, dalle metamorfosi vegetali al dibattito sull’anima delle piante: gli alberi occupano nell’immaginario dei Romani una posizione di grande rilievo, che investe il diritto e la religione, il mito e la tecnica, il pensiero filosofico e le dottrine scientifiche. Mentre le correnti più avanzate dell’antropologia e dell’ecologia contemporanea puntano a riscrivere il paradigma dell’interazione tra uomo e pianta elaborato dalla modernità occidentale, il libro esplora in un viaggio affascinante e ricco di sorprese le molteplici forme assunte da questa interazione nell’orizzonte intellettuale e nelle pratiche simboliche della cultura romana.
L’autore
Mario Lentano
Dopo aver insegnato per dieci anni Materie letterarie, latino e greco nei licei classici, Mario Lentano è attualmente professore ordinario di Lingua e letteratura latina all’Università di Siena e membro del Centro Antropologia e mondo antico diretto da Maurizio Bettini. I suoi interessi di ricerca comprendono il teatro comico, la retorica di scuola, le relazioni di parentela, con particolare riguardo ai rapporti padri-figli, e il complesso di racconti sulle origini di Roma e l’età monarchica. Tra i suoi lavori recenti si possono menzionare Classici alla gogna. I Romani, il razzismo e la cancel culture, Salerno editrice, Roma 2023; Bruto. Contro il tiranno, il Mulino, Bologna 2023; Vissero i boschi un dì. La vita culturale degli alberi nell’antica Roma, Carocci, Roma 2024.
Incontro 3 – Massimo Raffa
- Giovedì 6 giugno, ore 18:00 da Liberrima Lecce, Massimo Raffa ci parlerà del suo libro Educar Cantando nella Grecia Antica (DueTreDue, 2023). L’autore sarà in dialogo con Fabio Ciracì (Università del Salento) e Natascia Pellé, (Università del Salento)
Il libro
La musica che ascoltiamo e suoniamo da giovani (e non solo) può renderci migliori? Cantare in un coro può aiutare un ragazzo o una ragazza a trovare il proprio posto nel mondo? Esiste una via musicale alla piena cittadinanza? Può esservi, di contro, una musica deleteria, che danneggia la crescita morale del singolo e dell’intera comunità? E infine, la musica può aiutarci a capire l’universo? A tutte queste domande gli antichi Greci rispondono di sì. Il loro pensiero filosofico e politico rivolge all’educazione musicale un’attenzione costante, che a noi, se non ci fermiamo a comprenderne le ragioni, può sembrare talvolta esasperata o addirittura maniacale. Le melodie, gli strumenti, le scale e i ritmi utilizzati dai poeti-compositori corrispondono a diversi assetti sociali e politici, persino a diverse visioni del mondo. Questo libretto propone un breve viaggio nella pedagogia musicale ellenica, non senza qualche apertura sul nostro presente e su quanto conserviamo di quelle idee.
L’autore
Massimo Raffa è ricercatore abilitato di tipo b) di Musicologia e Storia della Musica presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento. Si è diplomato in pianoforte nel 1994 presso il Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria. È dottore di ricerca in Filologia Greca e Latina (Università di Palermo, 2000) e in Scienze Letterarie (Università della Calabria, 2014). È stato per oltre vent’anni docente di ruolo di Materie Letterarie, Latino e Greco nei licei classici.
È membro di MOISA (International Society for the Study of Ancient Greek and Roman Music and its Cultural Heritage), Editor della rivista GRMS (Greek & Roman Musical Studies) e Subject Advisor per il DEUMM (Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti).
Si occupa prevalentemente di musica greca antica, sotto i profili teorico e pratico-organologico, e dei suoi rapporti con la storia delle arti, delle scienze e in generale delle idee dal mondo antico all’età contemporanea.
Ha pubblicato la prima traduzione italiana commentata dell’Armonica di Tolemeo con il Commentario di Porfirio (nella serie Il pensiero occidentale, Milano, Bompiani, 2016), una edizione critica del Commentario porfiriano (nella Bibliotheca Teubneriana, Berlino, De Gruyter, 2016), un commento ai frammenti sulla musica di Teofrasto (Theophrastus of Eresus. Commentary Vol. 9.1, Leiden – Boston, Brill, 2018, nella serie Philosophia Antiqua), Il tessuto delle Muse. Musica e mito nel mondo classico (Roma, InSchibbolet, 2021).
Ha in preparazione una nuova traduzione inglese commentata dell’operetta pseudo-aristotelica Sui suoni per la Loeb Classical Library (Harvard University Press).
È autore di articoli in riviste nazionali e internazionali, di saggi in volumi miscellanei (in particolare nel Cambridge Companion to Ancient Science, a cura di L. Taub, 2020, e nel Wiley Companion to Ancient Greek and Roman Music, a cura di E. Rocconi e T. Lynch, 2020) e di voci per dizionari ed enciclopedie (p. es. per il progetto Encyclomedia curato da Umberto Eco, Milano, Encyclomedia Publishers, 2012; Dizionario delle scienze e delle tecniche di Grecia e Roma, Pisa-Roma, Serra, 2023)
I relatori
Alessandro Capone
Alessandro Capone è professore associato di Letteratura cristiana antica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento e membro del Collegio dei docenti dei Dottorato in “Lingue, Letterature, Culture e loro applicazioni” della stessa Università; è inoltre membro del Dottorato “Civiltà e culture linguistico-letterarie dall’antichità al moderno” dell’Università degli Studi di Roma Tre e del Dottorato di Interesse Nazionale in Studi Religiosi delle Università di Modena e Reggio Emilia.
È vicedirettore del Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata; è membro della direzione scientifica della Corona Patrum Erasmiana e del comitato scientifico della serie “Collana di Testi Patristici” (Città Nuova).
È Responsabile dell’Unità di Ricerca dell’Università del Salento all’interno del PRIN PNRR 2022 “MetaLibraries. Living Libraries for a Better Living”, coordinato dalla prof.ssa Rosa Otranto.
I suoi principali temi di ricerca sono La tradizione manoscritta e la critica del testo di autori greci e latini; la letteratura polemica antipagana e anticristiana; l’esegesi patristica dei secoli IV e V; Le problematiche storiche e dottrinali connesse con lo sviluppo delle correnti ereticali, in particolare l’apollinarismo, del IV-V secolo; La storia della filologia classica tra Ottocento e Novecento; I manoscritti e i testi della Terra d’Otranto di cultura bizantina.
Tra i suoi lavori si possono ricordare:
Gregorius Nazianzenus, Epistulae 102 et 101, Versio latina I, ed. A. Capone (Turnhout 2021); Girolamo. 59 Omelie sui Salmi (1-115). Omelia sul Salmo 41 ai neofiti, a c. di A. Capone, Roma 2018 (Opera Omnia di San Girolamo 9/1); Girolamo. 59 Omelie sui Salmi (119-149) – Omelie sui Salmi, seconda serie, a c. di A. Capone, Roma 2018 (Opera Omnia di San Girolamo 9/2); Cristiani, ebrei e pagani: il dibattito sulla Sacra Scrittura tra III e VI secolo – Christians, Jews and Heathens: the Debate on the Holy Scripture between the Third and the Sixth Century, a c. di A. Capone, Turnhout 2017 (Judaïsme ancien et origines du christianisme 12).
Fabio Ciracì
Presidente del Consiglio Didattico in Filosofia e Scienze Filosofiche dell’Università del Salento.
Professore Associato di Storia della Filosofia Italiana per il Corsi di Laurea in Filosofia, Scienza e Tecniche Psicologiche e Sociologia.
È Condirettore della collana “Schopenhaueriana” (Pensa MultiMedia, Lecce).
È Direttore del Centro interdipartimentale in digital humanities dell’Università del Salento e componente del Comitato Scientifico della Fondazione per la sostenibilità digitale.
È Coordinatore nazionale delle Giornate di studio sul razzismo per le Università del Salento, Università di Modena e Reggio Emilia-CRID e Università di Macerata.
Area di competenza:
– Filosofia tedesca dell’Ottocento, la filosofia di Arthur Schopenhauer e della Schopenhauer-Schule, Frankfurt-Schule e teoria critica;
– Storia e filosofia della cultura del XIX e del XX sec.
– Storia del razzismo come fenomeno ideologico interno alla storia materiale delle idee.
– Informatica Umanistica e cultura digitale: filosofia della informazione e dell’innovazione; editoria digitale; ecologia dell’ambiente digitale (fake news, post-truth, cyberbulling, hate speech), strumenti avanzati per la ricerca storica filosofica; definizione teorica della figura dell’ “umanista informatico”.
Natascia Pellé
Natascia Pellé è professoressa associata di Filologia Classica presso l’Università del Salento, direttrice del Centro di Studi Papirologici, fondato da Mario Capasso, e membro del Collegio dei docenti del Dottorato in Lingue, Letterature, Culture e loro applicazioni del Dipartimento di Studi Umanistici del medesimo Ateneo.
È membro della Missione Archeologica dell’Università del Salento a Soknopaiou Nesos (Fayyum, Egitto) nell’àmbito della quale cura la pubblicazione degli ostraka greci.
Dirige l’unità leccese del PRIN PNRR dal titolo Digital Papyrology. New Approaches to Preservation, Edition and Dissemination of Papyri Collections in Southern Italy, che sta digitalizzando i papiri del Museo Papirologico dell’Università del Salento.
È condirettrice della rivista scientifica internazionale «Studi di Egittologia e di Papirologia», direttrice della rivista scientifica internazionale «Papyrologica Lupiensia»; membro del Comitato scientifico del Corpus dei Papiri Storici Greci e Latini e dei Quaderni di «Atene e Roma» e Tesoriera nazionale dell’Associazione Italiana di Cultura Classica.
I suoi interessi di ricerca comprendono: la trasmissione di testi classici dall’antichità al Medioevo, con particolare riguardo per i testi storiografici ed epici greci pervenuti su papiro; la circolazione del libro nel Mediterraneo antico; la bibliologia e la paleografia di rotoli letterari e codici; la storia degli studi di Filologia classica e di Papirologia nell’Ottocento e nel Novecento.
Tra i suoi lavori si possono ricordare Le Historiae di Tucidide nel mondo antico: ricerche bibliologiche e paleografiche (Pisa-Roma 2022), Spazio scritto e spazio non scritto nel libro papiraceo. Esperienze a confronto (Lecce 2017); Le livre d’histoire dans le papyrus (Liège 2012);
I Frammenti delle opere storiche di Senofonte (Pisa-Roma 2010).