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Roberto Cotroneo – Incontro con l’autore

Dal 15 al 17 novembre Roberto Cotroneo torna in Puglia per presentare La cerimonia dell’addio, nuovo romanzo uscito per Mondadori. Il minitour (promosso da Diffondiamo idee di valore, Conversazioni sul Futuro, CoolClub.it) partirà mercoledì 15 novembre alle 20:45 dalle Officine Cantelmo di Lecce con un appuntamento davvero speciale e familiare!

Sul palco l’attore Francesco Cotroneo darà voce ad alcune pagine del libro.
Le musiche originali sono invece composte da Andrea Cotroneo.

Di seguito il programma

  • LECCE
    Mercoledì 15 novembre – ore 20:45 Officine Cantelmo – Viale Michele De Pietro in collaborazione con Libreria Liberrima
  • MANDURIA
    Giovedì 16 novembre – ore 19:00 Libreria Caforio – Ubik Manduria – Viale Paolo Borsellino 7
    L’autore dialoga con Maila Cavaliere (insegnante)
  • BARI
    Venerdì 17 novembre – ore 19:30 Liberrima Bari – Via Alessandro Maria Calefati 12
    L’autore dialoga con Anna Puricella (giornalista)

Il libro

Siamo nel 1976, in una città di provincia come tante: Anna e Amos sono molto innamorati, hanno due bambine e, inseguendo la loro passione per le storie e la poesia, hanno aperto una libreria. È domenica e stanno facendo colazione quando Amos, all’improvviso, appare smarrito, non riconosce più Anna, sembra aver dimenticato tutto, persino di avere due figlie. Pochi minuti prima ha citato una poesia a memoria, ora non sa più nemmeno chi è. Ha avuto un episodio di amnesia. Amos torna presto in sé, ma pochi giorni dopo, mentre lui e Anna sono a Roma per consultare uno specialista, insiste per uscire da solo a fare due passi: “Non preoccuparti, sto bene, arrivo a Trinità dei Monti e rientro”. Da quella passeggiata non farà mai più ritorno. Di lui si perderà ogni traccia. Cos’è successo? Ha avuto un’altra amnesia e si è perso? Oppure ha deciso di andarsene, di abbandonare lei e le bambine? Anna se lo chiederà fino quasi a perdere la ragione. Amos aveva dei segreti? E la domanda successiva è sempre: tornerà? Anna ripercorre la sua vita con Amos alla ricerca di una crepa, di “un anello che non tiene”, tenta di sbrogliare il filo del passato di lui a partire da quel poco che sa, e intanto rimanda ogni giorno l’addio, sposta la speranza sempre più in là, e cresce le bambine dentro questo tempo sospeso, il tempo dell’abbandono, che non è un atto, ma un divenire. L’attesa diventa la sua postura nel mondo, il lento rito di cui ha bisogno per prepararsi all’addio. Finché gli amici le rivelano un segreto che hanno custodito a lungo, un dettaglio che getta una nuova luce sulla scomparsa di Amos. Roberto Cotroneo ha frequentato molti generi nella sua avventura letteraria, e ha cambiato spesso veste: nella “Cerimonia dell’addio”, scritto nell’arco di parecchi anni, si compie una sintesi prodigiosa di alcune delle sue anime – il romanziere, il poeta, il grande lettore, il critico letterario – e si producono diverse magie narrative: il presente di chi legge sembra dilatarsi, come quello di Anna, nel limbo dolce dell’attesa, mentre i personaggi si fanno carne e voce, raggiungono il lettore nelle sue stanze e vanno a occupare un posto nei suoi ricordi, come se fossero amici di lunga data: Amos, Emma e Cecilia, Francesco e Irene; ma sopra tutti Anna, che è Penelope, è Orfeo, è l’autore. E siamo tutti noi.

Roberto Cotroneo

Roberto Cotroneo vive e lavora a Roma. Ha pubblicato molti romanzi, tra questi: Presto con fuoco (1995, premio selezione Campiello, premio Fiesole), Otranto (1997), Questo amore (2006), Il vento dell’odio (2008), Niente di personale (2018), Loro (2021). Tra i saggi: Se una mattina d’estate un bambino (1994), Chiedimi chi erano i Beatles (2003), Il sogno di scrivere (2014), L’invenzione di Caravaggio (2018). Ha curato l’edizione delle Opere di Giorgio Bassani per I Meridiani Mondadori (1998). I suoi libri sono tradotti in molti paesi del mondo.

Recensioni

“Riempie il silenzio di parole, Cotroneo. Poi lo svuota di nuovo. Consegnando, da un dolore privato, un grande romanzo con personaggi che reclamano la loro parte. E che, mentre lo scrittore cuce e scuce, tra amore e letteratura, feriscono, agitano. Consolano: quando in silenzio, davanti al mare, risaliamo grati all’emozionante apnea.”

Sabina Minardi, L’Espresso,

“”La cerimonia dell’addio” è senza dubbio il libro più intimo, più poetico, più doloroso di Roberto Cotroneo che qui affronta il lutto in tutte le sue forme.”

Elisabetta Stefanelli, Ansa,

“La realtà, confida Anna, è che “ogni ricordo, anziché rendere Amos più vicino, lo allontana: diventa sempre più straniero”. È il paradosso dell’intimità distante, il primo di quella fisica della memoria che in questa trama struggente trova un manuale, un compendio delle leggi in cui ci imbattiamo quando proviamo a guardare indietro.”

Katia D’Addona, Corriere della sera,

“Questo libro colpisce innanzitutto per la sua lingua che parla del dolore nell’unico modo possibile: escludendo il superfluo, l’ornamento, l’erudizione. La sua forza notevole è quella di cogliere che in ogni lutto esiste un resto insuperabile e che questo resto diviene fatalmente parte inestirpabile della nostra vita. Sia­mo sempre un po’ quelli che re­stano e quelli che se ne vanno. Siamo noi stessi la marea dell’e­sistenza, l’onda che non rag­giunge mai la riva. Non si tratta però solo di una maledizione melanconica. È una luce che non si spegne mai del tutto. ”

Massimo Recalcati, Tuttolibri, La Stampa

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