Un calice con Beatrice D’Abbicco per parlare del suo libro “Nella guerra persa che tu chiami amore”, Capponi Editore
Martedì 18 aprile ore 19:00 da Liberrima Bari (Via Calefati, 12) vi aspettiamo per
Un calice con…
BEATRICE CARMEN D’ABBICCO
per parlare del suo libro
Nella guerra persa che tu chiami amore
Capponi Editore
Dialoga con l’autrice Raffaella Lavacca
IL LIBRO
Ogni componimento è un tabù superato, un timore sconfitto, un punto di vista nuovo sulla realtà contemporanea e su me stessa, alla riscoperta del piacere oltre le difficoltà quotidiane e gli stereotipi. Cerco l’amore in senso lato, ma lo trovo ancora prigioniero di schemi distruttivi e patriarcali. E allora lo contesto. È che non ho mai creduto alle cose per come appaiono, questo è il carburante della mia ricercascrittura. La poesia deve tornare un processo collettivo, scritto e orale, di rivelazione e incanto.
Ti chiederanno di stare zitta. E quindi parla, scrivi.
Tutto quello che disturba una tirannide è Poesia.
Il verbo è deforme e invisibile, buono e cattivo, maschile e femminile, umano, animale, divino e
cyborg, in metamorfosi con noi. Ma la sua caratteristica migliore è non riuscire a tacere. Racconterà storie carbonizzate dai roghi e perse nel silenzio stampa dei secoli, tramite forme nuove e voci in sordina. Passerà per il desiderio spezzato tra i capelli di seta di un giovane guerriero
e la spada con cui allontana dal piacere la sua amata – dissidio di un mondo fallocrate –.
E ci urlerà contro.
A ogni abbraccio le catene
a ogni bacio i veleni
a ogni sguardo i pugnali
Via tutta l’artiglieria
che ci divise nel tempo sprecato.
Non gli importa chi dice ma come viene detto, odia la menzogna. E in questa raccolta, prova
a contronarrare la sua verità, in versi sciolti, impossessandosi della penna dell’autrice.
L’AUTICE
BEATRICE CARMEN D’ABBICCO, 27 anni, nativa pugliese dal 1995.
Già scrittrice di Porpora. Materiale infiammabile e performer di poesia.
Consegue una laurea triennale in Lettere Moderne e si specializza in Scienze dello Spettacolo,
con alta formazione in Studi di Genere e Diversity Management, un diploma in Pittura, lavorando
nel settore dell’Educazione e sperimentando nella danza e nell’audiovisivo. Sostiene l’importanza
dell’espressione femminile come fattore di cambiamento nel mondo, collaborando con associazioni
italiane per le pari opportunità. Trova un filo conduttore tra arte, cultura e pedagogia, in una prospettiva inclusiva. Ne parla sulla sua pagina Instagram: @stanza.variabile_