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Un calice con Michele Aprile per parlare del suo libro “Chelandia. La Tèrre de Chèle”

Mercoledì 19 aprile ore 19:00 da Liberrima Bari (Via Calefati, 12) vi aspettiamo per

Un calice con…

MICHELE APRILE

per parlare del suo libro

“Chelandia. La Tèrre de Chèle”

edito da Centro Studi Baresi

Dialoga con l’autore Nicola De Matteo

IL LIBRO

L’autore di “Chelandia!”, con questo titolo, intende catturare la nostra attenzione e accompagnarla all’interno della sua raccolta di testi, per affascinarla con il dialetto della sua città: la lingua barese.
Cosa ci dobbiamo aspettare dalla sua Chelandia? Una nave bizantina o un composto toponimico da intendersi come la Terra di Michele?
Un viaggio a ritroso nel tempo o un’avventura nel presente?
Michele Aprile, con questa premessa, promette di farci viaggiare su tutte le rotte della fantasia.
È un viaggio alla scoperta di una città meravigliosa: la “sua” Bari; una passeggiata nel dialetto barese; una lungo itinerario nella poesia; un tuffo nell’amore eterno.
“BBare… ì sò nnudde sènza tè”, Bari… – io non esisto senza te -.
Parole che scoprono la mancanza di qualsiasi senso, quando per ragioni diverse, viene privato a lungo, della sua città.
“BBare fatte sendì… cand’u dialètte mì” – Bari fatti sentire… canta il mio dialetto -.
Egli reclama le mura amiche, per ascoltare la musicalità del suo dialetto.
“Parole da mbastì… pe sscrive na pausì – parole da imbastire, per scriverci poesie -.
“Tu sì nnate pe mmè… ì sò mmatte de tè” – Tu sei nata per me… impazzisco per te-. Note del canto di un amore senza fine.
Michele è un cantastorie, nella sua Chelandia, c’è un mondo tutto da godere. Ci sono favole, commedie…
In questo suo viaggio interiore affida al dialetto, il sentimento più fragile dei nostri sensi: l’emozione. È il racconto del dolore e della gioia unite nel pianto, che vuol vedere dalle lacrime, la nascita di teneri germogli, che hanno radici nella terra della condivisione e della solidarietà.  Il dialetto, la lingua del cuore, lo sorregge in questo cammino di speranza.
“Chelandia!” è molto più di una terra da poesia. È un luogo magico: è un libro “parlante”. Non ci credete? Provate ad attivare il QR code posto sotto ogni poesia…

L’AUTORE

MICHELE APRILE nasce a Bari, il 9 Febbraio 1961.
Dopo aver praticato un’infinità di mestieri, si afferma come disegnatore-progettista nell’ambito dei veicoli industriali.
La curiosità innata, diventa sua complice nella ricerca di strade nuove. Mille interessi e una passione: la letteratura.
Dopo un’intensa formazione attraverso letture d’ogni genere, scrive “Voglio le lenticchie il mercoledì”, opera di narrativa contemporanea, vincitrice del Premio Letterario “Un fiorino d’inverno – gli Editi” a Monterotondo – Roma (2018).
L’autore riceve per questo libro, anche l’Attestato d’Onore come “Forgiatore di Emozioni” dal Salotto Culturale Internazionale “Palazzo Recupero”, di Teresa Gentile, a Martina Franca (2019);
Si aggiudica la Menzione Speciale al Premio “Giuseppe D’Ambrosio Angelillo” ad Acquaviva delle Fonti (2021) e la Menzione d’Onore al Premio “Cinque Terre – golfo dei Poeti” ad Aulla-Lunigiana (2017);
Riceve la Menzione di Merito al Premio “Salvatore Quasimodo” a Tivoli (2017).
Il grande amore per il vernacolo barese, lo avvicina alla poesia:
“Le radisce”, prima classificata al Premio “InnANZItutto Versi in vernacolo Poesia nel Borgo” Anzi – Potenza (2021);
Primo classificato (miglior esibizione), alla quinta edizione di “Poesie al balcone” con il dittico poetico “Mamma mè – Odie l’èstate”- Bitritto 2022;
“Com’o ppane feniscke”, seconda al “Premio Poesia Inedita Canti di Natale” Centro Polivalente di Cultura GRUPPO ABELIANO – Bari (2021);
“Nonn-ève fandasì”, seconda al Premio Letterario “Putignano Racconta”(2020);
“La lèngua noste”, seconda al Concorso Letterario “Non dimenticare il tuo dialetto” – Ascoli Satriano (2019);
“Sò ppèrse la fète”, seconda al Premio “Fortuna” – Bari (2019);
“L’ombre de n’èrò”, terza al “Città di Pomezia” (2022):
“Nonn-è ffaggele”, terza al Premio lettario “Trifora d’oro” – Bitritto (2021);
“Nu delore iìnd’o core”, terza al Premio Internazionale “Città di Bitetto” (2019);
“Dò volde”, terza al “Città di Pomezia” (2019);
“Sanda Necole balle”, menzione d’Onore al Premio Moschetta” – Locri (2019);
“Pe ll’àlde am’a cambà”, Menzione d’Onore al Premio “InnANZItutto Versi in vernacolo Poesia nel Borgo” Anzi – Potenza (2020);
“Meraghele du core”, Menzione Speciale con Diploma d’Onore e medaglia alla 26^ edizione del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Città di Bitetto” (2022).
Nell’ambito della manifestazione “Poesie al balcone a Bitritto, si aggiudica il Prenio “miglior esibizione”, con due poesie in vernacolo barese: “Mamma mè” e “Odie l’èstate” – (2022).
Vince il concorso “Un amore di segnalibro”, con una frase per San Valentino. (Rutigliano 2023).
Si avvicina anche alla prosa dialettale con due lavori premiati con la seconda posizione al premio “Trifora d’oro” a Bitritto nell’edizione 2021 e con la Menzione di Merito nel 2020.
Con la sua poesia in lingua italiana “Ansie d’ansia” riceve la Menzione d’Onore al Premio “Nicola Martucci” a Valenzano (2019).
È in giuria alla quarta edizione del Concorso di poesie “InnANZItutto” versi in vernacolo poesie nel borgo – Anzi (PZ) Agosto 2022.

IL RELATORE

NICOLA DE MATTEO è nato a Bari-Palese. Ha scritto due testi teatrali ed ha pubblicato diciotto libri di cui nove sillogi con Editori diversi. In Serbia, nel 2010, è stato pubblicato Scrivo ancora versi, testo in cirillico con traduzione in italiano di Dragan Mraovic. Ha vinto 12 concorsi letterari nazionali ed è presente in diverse antologie pubblicate in Serbia, Italia, Romania e Polonia. È presidente e componente di giuria di premi letterari e cinematografici. È l’ideatore e organizzatore della “Notte Bianca della Poesia” giunta alla dodicesima edizione. La sua silloge  – “Il morso della murena” – FaLvision Editore e il libro di racconti “La limonaia di Boboli”, Florestano Edizioni sono stati presentati ai Festival di Letteratura di Milano, Torino, Polignano a Mare, Bisceglie, Matera, Potenza e altre 23 sedi di lettura. Attualmente è Presidente dell’Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo. Ha ricoperto dal 2009 al 2014 la carica di Consigliere della Provincia di Bari dove è stato eletto Presidente della Commissione Pubblica Istruzione e Cultura per cui ha curato il progetto per i licei classici denominato: “Educazione alla Lettura”. Il 9 luglio 2022 presso il Teatro Politeama Greco di Lecce ha ricevuto il Premio Internazionale “Magna Grecia 2022” per la letteratura. “Malvasìa” è la sua diciannovesima pubblicazione.

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